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Americans do it better

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AmericansVsItalians

C’è un settore in cui, per quanto noi ci possiamo impegnare, gli Americani saranno sempre una spanna più in alto di noi e questo settore è la commedia romantica.
Sabato sera ho avuto la terribile occasione di vedere un abominevole film italiano, Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato, pellicola del 2011 di Salvatore Allocca e Daniela Cursi Masella. Fra gli interpreti figurano Francesca Inaudi, Giorgia Surina, Giulia Bevilacqua ed Enrico Silvestrin. La storia è una palese trasposizione all’italiana di un film del 2001 di Tony Goldwyn, Qualcuno come te (Someone like you), tratto dal romanzo di Laura Zigman, La teoria della mucca nuova (Animal Husbandry), nel cui cast si trovano, fra gli altri, Ashley Judd, Hugh Jackman e Marisa Tomei. La storia è molto divertente e a tratti amara; una giovane donna, Jane Goodale, delusa ed infelice per l’improvvisa fine del suo amore con un collega di lavoro, dopo essersi trasferita per dispetto da un altro collega, famoso sciupafemmine, crea una fantomatica quanto strutturata teoria sulla similitudine tra uomini e tori in amore per consolarsi del suo abbandono: come gli uomini si stancano presto delle loro compagne per trovarne di più giovani ed attraenti, così i tori si rifiutano di montare mucche già fecondate. Nella versione italiana la storia è ripresa passo passo, sostituendo con i cavalli la teoria dei tori. Sarebbe bello se le differenze si fermassero qui e invece no perché il film italiano è un vero orrore, molto più sconvolgente di qualsiasi pellicola di Dario Argento. L’intero film è una sequenza di luoghi comuni su uomini e donne che si alternano a deliranti dialoghi tra le nevrotiche e strampalate amiche (Inaudi, Surina e Bevilacqua) piuttosto finti e mal interpretati, scene di sesso inutili e mal girate e dichiarazioni d’amore insulse. Un siparietto tragicomico senza né capo né coda! Attori palesemente incapaci di rendere realistica qualsiasi scena e che anziché far ridere, come vorrebbero, rattristano nel profondo.
Anche la scelta dei personaggi mi fa pensare: Francesca Inaudi ed Enrico Silvestrin? Volete dirmi che non abbiamo due attori migliori di questi due?F.Inaudi e E.Silvestrin

Che poi, attori… parole grosse! Certo, dall’altra parte avevamo una coppia di una certa taratura, voglio dire, parliamo di Ashley Judd e Hugh Jackman!

ashley e hugh someone like you

Ashley è bravissima ad interpretare Jane, delusa e ferita come ogni donna abbandonata: riesce a farci sentire la voglia di liberarci da un dolore intenso e al contempo ci fa ridere per le sue disavventure. La sua voglia di riscatto ci prende e non possiamo non fare il tifo per lei!

ashley judd

Francesca Inaudi è terribile, non mi è mai piaciuta. Ha l’espressività di una sedia ed in questo film ci fa sentire tutta l’inadeguatezza del personaggio che anziché suscitarci compassione, ci incita al disappunto!
francesca-inaudi-nel-film-come-trovare-nel-modo-giusto-l-uomo-sbagliato-208947

Dobbiamo parlare degli uomini? Cioè volete che confronti Enrico Silvestrin…
silvestrin

…con Hugh Jackman??
hugh jackman someone like you

So che non lo volete.
Questa non vuole essere un’ode alla cinematografia americana: a me piacciono i film italiani (Le conseguenze dell’amore, per fare nomi), se sono fatti bene e non mi piacciono i film americani se sono fatti male (vedi, The American, per citarne uno). Ma qui siamo oltre il bene ed il male: mi chiedo se i registi Allocca e Masella abbiano mai visto il frutto del loro lavoro per intero, perché sono certa che se avessero avuto una minima nozione di cinematografia si sarebbero resi conto dello scempio che hanno realizzato! Un film debole sotto ogni punto di vista (regia, sceneggiatura, interpretazione…), anzi, che fa acqua da tutte le parti!
La controparte americana, invece, è assolutamente ineccepibile: divertente ma non sguaiato, sofferente, ma non lacrimevole, misurato e ben dosato. Certo, non stiamo parlando di un film d’essay candidato all’Orso d’oro, è una semplice commedia romantica. Ma come la sanno fare gli americani, non sa farla nessuno!

14 commenti

  1. Io concordo a pieno...le commedie romantiche all'italiana fanno pena nella stragrande maggioranza dei casi. Posso spezzare una lancia a nostro favore però, dicendo che francesi, tedeschi e inglesi non se la cavano meglio (non so se ti è capitato di seguire i film dei pomeriggi estivi)!!! :)

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    1. Oh mamma, che orrore... tipo i film sui romanzi di Rosamund Pilcher!!!!

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  2. Concordo! Le commedie romantiche italiane sono spesso fiacche a parte qualcuna tra le più recenti che sembrano mantenere maggiormente il ritmo della storia

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    1. Chissà che un giorno non risorga la bella commedia all'italiana!!

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  3. Non ho visto nessuno dei due film, però concordo con te che gli americani per quanto riguarda le commedie romantiche sono una spanna sopra!

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  4. Verissimo. Lo stesso discorso vale per le sit-com fatte da noi: salvo solo Boris e Casa Vianello (che era pessima, ma loro erano fantastici).

    Solo, sui dolci no eh...che noi i dolci li facciamo superbamente meglio di loro;)

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    1. I dolci e la cucina in generale!! Ne è una prova l'agghiacciante programma "Man Vs Food"!!

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  5. evviva le commedie americane!!!
    emme

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  6. Io, salvo rare eccezioni, che or ora non mi sovvengono, aborro il cinema italiano: le commedia di solito o son volgari e non fan ridere o non fan ridere e e siscitano uno sconforto che rasenta l'abbiocco; i film impegnati son sì impegnati ma son dei polpettoni lenti, con inquadrature statiche da 2 ore l'una e di una noia mortale; nei film d'azione l'azione non c'è...

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    1. Ci sono film italiani che mi piacciono, ma sono una minoranza. A me i film lenti piacciono, per cui questo non è un problema. E' un problema la scarsità di temi e di trame e di il modo scialbo di portarli in scena!

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  7. ahahah, concordo, però all'inizio mi sono preoccupata, riguardo la cucina quella italiana non ha paragoni secondo me :D la foto iniziale ingannava!! tornando ai film, neanche so quando è stata l'ultima volta che ho visto un film italiano, trovo gli attori non molto credibili -.-

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    1. Tranquilla, la metafora del cibo era puramente indicativa dello scontro! E comunque su moltissime cose eccelliamo noi!!

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Mi piace sapere cosa ne pensate! Grazie per aver commentato!

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