Solita rubrica, QDCPI – QUALCOSA DI CUI PARLARE (INSIEME) – solite modalità: un argomento, quattro diversi punti di vista. Il topic di oggi è una piccola sfida, diversa per ciascuna di noi, che ci impegna a cambiare leggermente una particolare abitudine, magari qualcosa da poco ma che è così ancorato alla nostra quotidianità da farci compiere uno sforzo per mettere in pratica il cambiamento. Ognuna ha scelto a cosa rinunciare per un paio di giorni in base alle proprie inclinazioni, ai propri impegni e ai propri limiti: io ho scelto di stare DUE GIORNI SENZA… SOCIAL NETWORK.
Sebbene il mio primo pensiero sia stato di trascorrere due giorni senza trucco, per evidenti ragioni lavorative la cosa non mi è stata possibile. Al secondo posto, ma non per minore importanza, si collocava la rinuncia ai social network. Premetto che io non sono una social-addicted che condivide ogni esperienza in tempo reale su Instagram o Twitter. A dire il vero Twitter praticamente non lo uso mai se non attraverso il collegamento che ho impostato su Facebook in modo che le pubblicazioni siano simultanee. Instagram lo uso già di più, ma il più delle volte per condividere nuovi post sul blog non avendo una vera e propria passione per fotografare e postare tutto ciò che faccio o dove vado ogni giorno: godo ancora nel godermi i momenti più che immortalarli per questo spesso le mie foto da Iger sono estemporanee. Discorso a parte va fatto per Facebook, l’unico social assieme a Pinterest, che utilizzo con assiduità. Ovviamente ho un profilo personale e gestisco alcune Pagine. Sono molto affezionata a FB, forse perché è stato il mio primo social, forse perché riesce ad inglobare il senso di tutti gli altri potendo pubblicare foto, testi, ma anche video e link. Per me ha una valenza decisamente ludica: quando lo visito lo faccio per ritagliarmi qualche minuto di svago, per ridere di qualche pagina esilarante, o per condividere battute o scherzi con amici. Raramente condivido argomenti davvero personali, se non per motivi davvero davvero significativi: continuo a vedere i social network come un luogo ameno ma privo di una vera profondità, al quale è giusto dedicare il peso di una risata.
Detto ciò, nonostante la considerazione non esagerata che riservo a queste “reti sociali”, è impossibile negare che siano una consuetudine anche per me ed il più delle volte li visito di sfuggita e del tutto in automatico, senza riflettere troppo su quello che sto facendo. Stare due giorni senza social all’inizio è stato non dico difficile, ma strano perché nei momenti ‘morti’ del giorno sovveniva quel inconscio impulso ad aprire la app e a dare un’occhiata; le prime volte ho dovuto fare un piccolo sforzo per non cadere nell’automatismo; tuttavia alla fine del primo giorno mi ero completamente dimenticata dei pulsanti “Mi piace”, “Commenta” e “Condividi”.
La tempistica della sfida è stata provvidenziale: l’abbiamo fatta nel weekend degli Oscar 2015, motivo per cui non ho letto nessun commento in tempo reale su red carpet, nomination, vincitori e discorsi. Nei giorni successivi ho potuto comodamente informarmi su quello che mi interessava dalle fonti di informazione di cui mi fido, senza sentirmi minimamente influenzata dal bombardamento d’opinioni (spesso poco competenti) che si verifica in queste circostanze e devo ammettere che è stato liberatorio.
Stare due giorni senza social mi ha permesso di disintossicarmi dalla sovraesposizione mediatica a cui ogni giorno siamo sottoposti, che, per me, rappresenta un vero e proprio inquinamento intellettuale che fiacca la mente e lo spirito. Non leggere commenti, discussioni sterili, polemiche su fatti di nessun spessore, hype virali di scarsa importanza, mi ha svuotato il cervello, lasciandomi il tempo (anche se poco visti gli impegni) di oziare col pensiero, di stare qualche minuto al giorno senza fare assolutamente nulla, in silenzio, a riossigenare i neuroni con il nulla e, fidatevi, è un’esperienza davvero rigenerante.
Stare due giorni senza social mi ha permesso di disintossicarmi dalla sovraesposizione mediatica a cui ogni giorno siamo sottoposti, che, per me, rappresenta un vero e proprio inquinamento intellettuale che fiacca la mente e lo spirito. Non leggere commenti, discussioni sterili, polemiche su fatti di nessun spessore, hype virali di scarsa importanza, mi ha svuotato il cervello, lasciandomi il tempo (anche se poco visti gli impegni) di oziare col pensiero, di stare qualche minuto al giorno senza fare assolutamente nulla, in silenzio, a riossigenare i neuroni con il nulla e, fidatevi, è un’esperienza davvero rigenerante.
Non voglio dire che i social network siano il male assoluto, anzi! Penso siano degli strumenti molto utili, se utilizzati con appropriatezza e che permettano di mantenere rapporti con persone con cui altrimenti non sarebbe possibile (leggi lunghe distanze, difficoltà di incontro per impegni professionali o di salute e via dicendo), tuttavia ritengo che troppo spesso vengano utilizzati inadeguatamente, sovraesponendo la propria vita privata o mettendo in scena cacce alle streghe di scarso (o nessun) valore. Ho letto così tanti commenti superficiali e privi di qualsiasi ragionamento (e logica) negli ultimi mesi da farmi arrivare all’abominevole pensiero di eliminare il diritto di parola alla maggior parte degli utenti; ma mi sono poi resa conto che anche questa sarebbe una forma di intolleranza e ho capito che l’unico modo per non farmi coinvolgere da questi meccanismi distruttivi ed autodistruttivi è il non prenderne parte. Stare due giorni senza social network mi ha aiutato a maturare ulteriormente uno sguardo critico in questo senso e mi ha fatto molto , molto bene, a tal punto che penso diventerà una pratica mensile, una specie di ginnastica da fare una volta al mese: anche il cervello vuole il suo detox!
Se siete curiosi di scoprire a cos’hanno rinunciato le altre blogger di QDCPI eccovi i link:E voi a cosa rinuncereste se doveste fare “Due giorni senza” qualcosa?
Credits: all photos from Pinterest
Le rinunce che abbiamo fatto a quanto pare sono diventati veri e propri detox (leggi mio post per capire) ;-)
RispondiEliminaCome sai anche io avevo in passato fatto un esperimento simile, anzi un po' più estremo perchè mi ero del tutto privata di internet, wifi e 3g per due giorni (anche whatsapp) e il risultato è che in effetti mi ero resa conta che utilizzavo la connessione più del previsto e spesso come dici tu nei tempi morti. Io per esempio a Facebook saprei rinunciare più facilmente perchè è un social in cui sono meno attiva (al contrario di Instragram), il punto forse è un altro, è la necessità ogni tanto di staccare. E sottolineo 'ogni tanto' perchè staccare significa rompere la routine quindi non cambiare le nostre abitudini o cambiare in toto, ma fare un po' di detox per apprezzare di più certe cose.
Esattamente, Enrica, un vero e proprio detox mentale!
EliminaDavvero interessante, volevo provare anch'io a farlo ma non ero pronta ad abbandonare IG!!
RispondiEliminaSì, sono malata e presto proverò a curarmi!!
Concordo anch'io con Enrica, fb è un social al quale potrei tranquillamente rinunciare...
Erika, esci dal tunnel! :-D
EliminaI social sono strumenti utili ma non essenziali, anche se ormai ci hanno risucchiati un po' tutti. Instagram è il mio preferito, anche se non sono di certo una fotografa brillante.
RispondiEliminaHai ragione, bisogna saper scindere l'utile dal necessario!
EliminaCredo che mi farebbe bene fare il tuo stesso esperimento...
RispondiEliminaCredo farebbe bene a tutti!
EliminaDue giorni senza Social è quello che dovremmo fare tutti ogni tanto per ritornare alle origini. Ho fatto due giorni senza cellulare perchè pensavo di averlo perso...mi sentivo stranissima. Sono andata in un posto che non conoscevo senza il navigatore ma con le indicazioni cartacee. Stare due giorni senza cellulare, questa sarebbe la mia sfida impossibile da vincere
RispondiEliminaIo ancora mi affido alle mappe cartacee. C'è una damina ottocentesca dentro di me!
EliminaLucy loves your thoughts and all comments are adored, but haters notsomuch. All lovies play nice or it is off with your head...okay, leezeer is coupons website, amazon coupons, snapmade coupons, zaful coupons.
RispondiEliminaIo uso facebook ultimamente solo per condividere i post del blog o per conoscere persone, artiste, artigiane che facciano delle cose interessanti. Trovo inutile condividere tutti gli stati d' animo con tutti. E trovo altrettanto, forse ancora di più, inutili i link moralisti, quelli che tu definisci la caccia alle streghe. A volte apro face per distarmi, per farmi due risate, per curiosare un pò.. e ne esco immediatamente, depressa e colma di ansia!
RispondiEliminaLalu- lstinzi.blogspot.it
I link moralisti sono le cose che proprio non sopporto!
EliminaHo la stessa tua reazione talvolta!
Io uso facebook ultimamente solo per condividere i post del blog o per conoscere persone, artiste, artigiane che facciano delle cose interessanti. Trovo inutile condividere tutti gli stati d' animo con tutti. E trovo altrettanto, forse ancora di più, inutili i link moralisti, quelli che tu definisci la caccia alle streghe. A volte apro face per distarmi, per farmi due risate, per curiosare un pò.. e ne esco immediatamente, depressa e colma di ansia!
RispondiEliminaLalu- lstinzi.blogspot.it
Hai fatto benissimo cara Giulia!! Ti appoggio in pieno per la rinuncia che hai fatto però la prossima volta dovresti aggiungere un altro giorno così a poco poco vedi per quanto tempo puoi resistere senza i social ;D
RispondiEliminaScherzi a parte anche io utilizzo Facebook con estrema attenzione e soprattutto per allargare la mia rete di conoscenze in funzione del mio lavoro e del mio Blog!
A presto bella!
xoxo
Giulia
Anch'io lo uso prevalentemente per via del blog anche perché ultimamente, purtroppo, ho dvvero poco tempo "da perdere" sui social!
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