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LIFESTYLE | Guida sentimentale di Parigi

LIFESTYLE | Guida sentimentale di Parigi


Sono stata a Parigi per la prima volta a settembre ed è stato un colpo di fulmine. Non so perché ma ho sempre sospettato che l'avrei amata subito e avevo ragione: la sua allure nostalgicamente settembrina mi ha stregato. Non voglio scrivere una guida alla città, ci sono blog decisamente più competenti per questo, il mio blog è un diario e non ha altre pretese se non di raccontare tutte le mie volute sentimentali.

Ma prima di elencare quello che ho amato, per non essere troppo smielata, vorrei precisare anche le cose che non mi sono piaciute affatto. Lascio dunque il dulcis in fundo...

COSE CHE HO ODIATO DI PARIGI

# I turisti asiatici. Che poi non è una piaga solo di Parigi ma delle città turistiche in genere, solamente che qui li ho trovati particolarmente invadenti: ti vengono addosso, ti passano davanti, corrono in giro per le sale museali per fotografare tutte le opere senza neanche guardarle. Visitare il Musée d'Orsay è stata una prova all'altezza degli Hunger Games. Vi dico solo che non sono riuscita a vedere la Notte stellata di Van Gogh perché la situazione era questa:


# I parigini che non parlano inglese. I parigini ti parlano francese, anche se gli dici che non capisci cosa stanno dicendo. Non ti parlano inglese, non si sforzano neanche di farsi capire a gesti. Anzi, sono pure un po' seccati che tu non conosca perfettamente la loro lingua, poco importa che tu sia un cliente. Questo mi fa riflettere sul perché dalle mie parti, specialmente vicino alle spiagge, per assumerti anche come gelataia, ti chiedono di parlare almeno 12 lingue...

# I ratti. Io odio i roditori di qualsiasi genere, compresi criceti e coniglietti bianchi. Detestavo pure Fievel, per capirci! Mi fanno rabbrividire, è un terrore ancestrale. Quindi vederli razzolare serenamente a branchi sul sagrato di Notre-Dame, senza minimamente preoccuparsi della gente che passava mi ha fatto venire gli incubi per settimane (e non parlo di topolini alla Ratatouille ma di veri e propri ratti!).

# Gli Champs-Élysées. Mi immaginavo qualcosa di estremamente caratteristico ed invece si tratta di un enorme parco commerciale a cielo aperto, magari la destinazione dei sogni delle shopaholic, visto che ospitano in scala gigante tutte le più celebri catene dello shopping del mondo, ma per me che non rientro esattamente in questa categoria sono stati una vera delusione. Sarà perché un espresso costava 5€ (per non parlare dello spritz a 16,50€ che dovrebbe essere ILLEGALE), sarà perché nei centri commerciali passo già fin troppo tempo ma per quanto mi riguarda è una destinazione tranquillamente evitabile in un tour di Parigi!

# Il clima glaciale. Sono partita da casa che c'erano 30° C, sono ripartita da Beauvais con 4° C. Allora, io vivo al nord, dove il clima non è propriamente mediterraneo, però non ero psicologicamente pronta a tutto quel freddo. So che il clima è un po' rigido, ma accidenti, non mi aspettavo l'inverno a settembre! Ovviamente non ero adeguatamente equipaggiata per cui ho battuto i denti per la maggior parte del tempo, ma questo non mi ha frenato dal pensare che mi piacerebbe vivere lì.

In famiglia non abbiamo decisamente lo stile delle influencer!!

COSE CHE HO AMATO DI PARIGI

# I cieli blu. Non ho mai visto cieli blu come quelli di Parigi. Non so se ci sia un motivo scientifico o se erano i miei occhi velati dalla bellezza, mi mi sono innamorata di quelle distese azzurre. Indimenticabile il panorama dal tetto delle Galeries Lafayette.


# Le sedie dei café rivolte verso la strada. La prima cosa che ho notato è che le sedie dei tavolini dei bar all'esterno sono sempre orientate verso la strada e gli avventori dei bar si siedono fianco a fianco mentre da noi l'abitudine è di sedersi faccia a faccia. Mi ha colpito molto questa pratica così originale, perché permette di conversare e contemporaneamente di godersi tutto quello che succede intorno, come se la vita fosse uno spettacolo teatrale dove noi tutti siamo contemporaneamente spettatori ed attori. 


# I croissant. Beh, chi mi conosce sa che questa non è una grande novità: i croissant (che io impropriamente chiamavo brioche per cui sono stata redarguita da un panettiere!) sono una delle mie grandi passioni. Soprattutto quelle al burro. Mi rammarico solo di non averne mangiati abbastanza ma mi appello al quinto emendamento se mi chiedete di dire quanti ne ho mangiati! Devo anche ammettere di aver scoperto con grande piacere di amare anche il pan brioche, specialmente abbinato con gusti salati!


# Gli uomini parigini. Non mi sono mai innamorata così spesso quanto a Parigi: una media di un innamoramento ogni due ore e mezza. Ed in genere ho gusti veramente molto difficili in fatto di uomini (VERAMENTE). Non so che magia sia ma lì gli uomini sono tutti belli, affascinanti, vestiti bene (mai ostentatamente eleganti o da zarri)... Ho capito dal primo momento che Parigi è la città dove troverò il mio grande amore.


# Belleville, Ménilmontant e Oberkampf. Casualmente il B&B dove ho pernottato era un piccolo loft degli artisti in questa zona che si è rivelata essere straordinariamente vitale, piena di locali brulicanti di energia, un cuore pulsante della città. I locali erano uno più interessante dell'altro, molto spesso ricavati ristrutturando ex spazi commerciali, lasciando a vista testimonianze dell'utilizzo originale dei locali ed erano letteralmente invasi da giovani con bicchieri di bordeaux in mano. Penso che se dovessi scegliere dove vivere a Parigi senza dubbio alcuno vorrei vivere qui!


Potevo dire che la Tour Eiffel mi ha sconvolto per la sua grandezza; che Montmartre mi ha emozionato per la sua tensione all'infinito; che l'Opera Garnier mi ha soggiogato ancora di più di quanto immaginavo dai libri di storia d'architettura; che le vetrate della Saint Chapelle sembrano un'opera celestiale, ma sono tutte ovvietà, come non si può non restare ammutoliti davanti tanto splendore? Ma a colpirmi è stata soprattutto la quotidianità più banale, quella che si vivrebbe stando lì ogni giorno, cosa che un giorno sogno di fare...





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