«Crisi di eccitazione e di pianto. Ma va bene, sai, quando è così. Perché comunque tira fuori quello che sente. È quando non si riesce a tirarlo fuori che c’è da aver paura. Allora le emozioni si accumulano dentro il corpo e si induriscono. E quando molte emozioni si sono indurite muoiono dentro il nostro corpo.»(Haruki Murakami, Norwegian Wood, 1987)
Quello di oggi è un post di ingegneria applicata alla vita quotidiana, come a dire, “non sprechiamo del tutto anni di studio”.
L’incrudimento è un fenomeno che interessa i metalli: questi, sottoposti ad una deformazione plastica (banalmente ad una sollecitazione esterna), manifestano una variazione delle caratteristiche fisico-meccaniche. Mentre riflettevo su questa proprietà dei metalli la mia mente è subito partita per un volo pindarico che mi ha portato ad atterrare direttamente sull’evidente analogia con la vita quotidiana.
L’incrudimento è un fenomeno che interessa i metalli: questi, sottoposti ad una deformazione plastica (banalmente ad una sollecitazione esterna), manifestano una variazione delle caratteristiche fisico-meccaniche. Mentre riflettevo su questa proprietà dei metalli la mia mente è subito partita per un volo pindarico che mi ha portato ad atterrare direttamente sull’evidente analogia con la vita quotidiana.
La vita quotidiana è un continuo incrudimento: ci mette costantemente alla prova, ci porta fino all’estremo delle nostre forze, ci plasma e ci spinge a spostare il nostro limite di snervamento sempre un po’ più avanti. Proprio come succede ai metalli, ogni esperienza della nostra vita aumenta la nostra durezza e ci rafforza.
Il problema dell’incrudimento è che, mentre ci regala durezza, ci toglie duttilità, e quindi ci priva della capacità di deformarci, di adattarci alle situazioni, di sopportare i cambiamenti. E peggio ancora l’incrudimento riduce terribilmente la nostra naturale resilienza: accumulare tutti gli sforzi sulle spalle indurite dall’incrudimento svilisce la nostra attitudine naturale ad affrontare positivamente gli eventi negativi della vita e a reagire in maniera proattiva alle esperienze più difficili.
In breve ogni giorno diventiamo più forti, ma contemporaneamente più fragili.
Hai tremendamente ragione.
RispondiEliminaE poi dicono che studiare non serve!
EliminaCome darti torto? è effettivamente così. Che bella fregatura però.
RispondiEliminaI soliti pro e contro della vita!
EliminaE' davvero così ed è difficile se non impossibile tornare indietro
RispondiEliminaL'ineluttabilità del tempo!
EliminaTi dirò la verità, appena ho letto di metalli, ho pensato che lo scritto sarebbe stato troppo difficile per me. L' ho letto.
RispondiEliminaPer fortuna, continuo ad essere la pazza isterica di sempre.
Lalu_lstinzi.blogspot.it
Effettivamente l'incrudimento non è proprio un fenomeno banale, ma ben si piega alla similitudine!
EliminaHo imparato un termine nuovo leggendo il tuo post...ed è così. Molte volte pensiamo di essere più forti e invece...
RispondiEliminaSono felice di averti dato una pillolina di conoscenza!
EliminaAmen!!! Pare capiti a fagiolo questo post... In questi giorni mi chiedo proprio come sia possibile che più passa il tempo più divento intollerante e rigida su tutto. È come se non volessi accettare che il tempo passa e cambia tutto. Sono sempre più metallica!!!
RispondiEliminaSono fasi della vita, io penso. A momenti di incrudimento seguono altri di maggiore malleabilità.
EliminaLa meraviglia delle tue parole! <3
RispondiEliminaGrazie <3
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