Quando arrivi ai trent’anni è abbastanza frequente la domanda “perché sei single?” ed è una domanda piuttosto imbarazzante in quanto non implica alcuna scientificità nella risposta. Mi spiego meglio. Sono una donna decisamente fortunata, un po’ per nascita ed un po’ per circostanze: godo di buona salute, ho un aspetto gradevole, una buona cultura ed un grado di istruzione medio-alto; un lavoro interessante e di responsabilià; nutro diversi interessi; sono abbastanza intelligente, simpatica ed indipendente. Avrei quindi tutte le carte in regola per godere di uno status diverso dal nubilato. E così come me alcune delle donne (ma in generale delle persone) più interessanti che conosco e stimo non hanno un partner. Qual è quindi il punto di singolarità?
Non è per nulla facile rispondere alla gravosa domanda “perché sei single?”. In realtà potrebbero esserci una, nessuna, centomila risposte. Per qualcuno forse la motivazione è l’assenza di disponibilità ad accettare compromessi: la vita di coppia è un eterno compromesso, una specie di amorevole guerra fredda, in cui bisogna cedere alcuni territori per guadagnarne altri. Le coppie più felici che conosco sanno duellare con candido, agguerrito affetto e ci riescono, con estremo successo. Ma non tutti sono in grado di piegarsi al compromesso, perché vivono di assoluti, e l’assoluto, si sa, è una terrà infeconda ma confortevole.
Per altri è l’assenza di occasione (o propensione): non è facile incontrare la persona giusta, perché siamo presi dalla vita, dalle cose da fare, dal tempo da dedicare a chi c’è già. Togliendo tutto quello che si deve fare, ci resta poco tempo e preferiamo dedicarlo ai porti sicuri, piuttosto che imbarcarci in faticose attraversate. Ci siamo un po’ impigriti forse o abbiamo perso la passione, il coraggio, la follia. Non abbiamo letto abbastanza romanzi ottocenteschi quando eravamo adolescenti, perché solo il Romanticismo ti forgia il carattere a quindici anni!
Capita anche molto sfortunatamente di non incontrare mai la persona giusta o, peggio, capita di incontrarla ma lei non incontra te. Due rotaie che scorrono parallele e per un solo istante si incrociano, per poi proseguire ognuna per la sua strada.
Qualcuno è distratto e non si accorge dell’amore: troppo intento a scrutare il particolare, si perde la visione globale. Come guardando un quadro impressionista: questo o quel dettaglio non convincono, ma facendo un passo indietro si potrebbe vedere un dipinto meraviglioso. E invece sezionando la realtà in piccoli segmenti si perde la magia della continuità.
«Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi
come sulle aiuole»(Samuele Bersani, Giudizi universali)
Probabilmente non esiste una risposta alla domanda “perché sei single?”. Forse è una domanda retorica come “perché esistiamo?” o “da dove veniamo?”.
Certe cose semplicemente stanno così (oltre c’è solo entropia), quindi ponete questa domanda con estrema cautela!
Lo chiedono anche a me come mai sia single. Capita, ti ci ritrovi. Però col tempo si alzano troppo le aspettative e le pretese e questo non è un bene.
RispondiEliminaLe pretese si alzano perché prendiamo consapevolezza del nostro valore ed io penso che sia solo un bene!
EliminaA me fanno due domande diverse, ma altrettanto fastidiose, banali, indiscrete e ripetitive.
RispondiEliminaQuando ti sposi?
Quanto lo fai un figlio?
E' un continuo, nell'ultimo anno ancora di più. E che palle. Si può dire?
ciao, io non ne posso più di chi mi vuole convincere a figliare. che palle lo dico pure io, posso non volere figli? posso??
EliminaPenso che queste domande siano davvero indiscrete ed invadenti.
Elimina...beh, io ho trentuno anni, sposata da quattro, ti lascio immaginare quale sia la domanda più frequente che io e Brivido ci sentiamo proporre...
RispondiEliminaCOME MAI ANCORA NIENTE FIGLI?
ogni età, in relazione alla sua condizione sociale, ha la sua domanda scottante, che ci possiamo fare?
cercare di non perirne
Se fossimo meno intelligenti risponderemmo con domande altrettanto impertinenti. Per fortuna non lo siamo!
EliminaFigurati a 45......Fede
RispondiEliminaNon pongo mai questa domanda come tutte quelle come "ma quando ti sposi?" o "quando fai un figlio?". Ci sono delle domande troppo personali come tu hai scritto nel titolo del post. E anche con le amiche più care e intime bisogna toccare certi argomenti con calma e attenzione e non come se fossero delle tappe obbligate della vita come invece sembra quando si parla con i parenti
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo!
EliminaMi ritrovo molto in questa situazione. Ho quasi vent'anni e guardandomi intorno sembro essere l'unica single e forse lo resterò per un po'. Credo di non essere pronta per "dipendere" da qualcun altro, io che sono un tipo indipendente e, lo ammetto, anche un po' egoista.
RispondiEliminaA vent'anni hai ancora tutto davanti, non devi proprio preoccuparti;-)
EliminaIo mi ritrovo single da oggi, a 32 anni, dopo 11 anni di storia e quasi 4 di convivenza( partita da lui) con un lavoro part time! Sono distrutta
RispondiEliminaNon buttarti giù, passa tutto...
EliminaIn questo momento è durissima, mi sembra di vivere in un incubo e mi stanno venendo mille angosce. Io ho solo la mia meravigliosa mamma su cui contare e ho il terrore di perderla adesso che ho solo lei. So che sono irrazionale ma sto troppo male.
RispondiEliminaCerca di non farti vincere dall'angoscia, la tua mamma ci sarà sempre, è una grande forza!
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RispondiEliminaMeno male che c'è questo patto... E forse quando esploderai, rinascerai ;-)
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